L’isteroscopia diagnostica è un esame di II livello, ambulatoriale eseguito mediante uno strumento (isteroscopio) molto sottile (3-5 mm), collegato ad una telecamera che consente la visualizzazione su monitor del canale cervicale, della cavità uterina e degli osti tubarici. Per eseguire l’esame l’isteroscopio viene introdotto attraverso la vagina ed il canale cervicale fino alla cavità uterina, senza necessità di effettuare la dilatazione del canale cervicale; non è pertanto necessario l’uso di anestesia locale o generale.
Per poter eseguire l’esame è necessario distendere la cavità uterina con un mezzo liquido (soluzione fisiologica, soluzione urologica) oppure con gas (CO2).
Le indicazioni all’esecuzione dell’isteroscopia sono: il sospetto ecografico di dismorfismi e/o patologie endouterine, il sanguinamento anomalo, l’infertilità, il second look post-operatorio, l’inquadramento diagnostico pre-operatorio in caso di miomectomia o isterectomia, il controllo dell’endometrio in caso di terapia con il tamoxifene per le pazienti operate al seno, pap-test anomali (AGUS), dislocazione anomala di IUD (spirale).
La durata media dell’esame è di circa tre minuti; nel corso dell’indagine potrebbe essere necessario effettuare un prelievo bioptico.
L’indagine deve essere eseguita tra il 7° e il 12° giorno dall’inizio del ciclo.
Nei casi di amenorrea (assenza di mestruazione), prima di eseguire l’esame, deve essere esclusa la possibilità di una gravidanza in atto, mediante l’esecuzione di βHCG sierologica.
Durante l’esame o a seguito dello stesso possono comparire dolore addomino-pelvico (simil-mestruale) e/o retroscapolare e lievi perdite ematiche; tali sintomi scompaiono in genere dopo pochi minuti. Talora le perdite ematiche possono durare qualche giorno.