L’ecografia dell’accrescimento fetale, eseguita tra la 33° e la 35° settimana di gestazione serve a valutare l’accrescimento armonico del feto, utilizzando parametri biometrici e flussimetrici. Dopo avere valutato l’accrescimento fetale e rivisto l’anatomia dei principali distretti anatomici si prosegue con lo studio del flusso ematico a livello dell’arteria cerebrale per valutare l’ossigenazione cerebrale e dell’arteria ombelicale per valutare la funzionalità della placenta. Inoltre in condizioni di ritardo di crescita, è possibile valutare il flusso in altri distretti (istmo aortico e dotto venoso) per studiare gli eventuali meccanismi di compenso messi in atto dal feto per far fronte ad un’eventuale condizione di sofferenza.

L’individuazione di anomalie dell’accrescimento o riduzioni del liquido amniotico richiedono un controllo seriato del feto per un’eventuale programmazione di un parto anticipato.

Nel corso dell’esame, quando possibile, viene eseguita anche la cosiddetta ecografia emozionale per la visualizzazione del volto fetale in 3D-4D.

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